STORIA DI UNA POTATURA
In questa particolare pagina vorrei approfittare per mostrare la differenza tra una potatura corretta, che chiamerò: PRIMO INTERVENTO; ed una “potatura” a capitozzo che comunemente viene usata in ambito urbano o in giardini privati, che chiamerò: SECONDO INTERVENTO. Tengo a precisare che questi esempi verranno eseguiti su un Ciliegio da abbattere in quanto presenta gravi danni strutturali, di cui vi mostrerò le foto.
PRIMO INTERVENTO
Questa prima potatura è stata eseguita con tagli di ritorno dove il ritorno non era mai inferiore al 30% della branca tagliata. Inoltre è stata rispetta la forma della pianta, anche se ormai non era rimasto molto da rispettare. I tempi per realizzare questo tipo di potatura sono di 4/5 ore.
SECONDO INTERVENTO
Questa tipologia di potatura è stata eseguita a malincuore, oltre ad essere la più vista in ambito urbano ed in “contesti” privati. A mio parere essa è devastante per il sistema pianta e… senza entrare in particolari noiosi, mi limito a constatare che aumenta sicuramente i costi di manutenzione, dove sicuramente la pianta andrà incontro a malattie e di conseguenza a cedimenti strutturali. I tempi per realizzare questo tipo di potatura sono di 25/30 minuti.
ABBATTIMENTO PER DIFETTI STRUTTURALI
Eccoci quindi all’abbattimento per difetti strutturali di cui ho parlato all’inizio. 1. Inclinazione rispetto al piano orizzontale del terreno. Non avendo competitori per cercare la luce il difetto probabilmente è dovuto ad un cedimento del sistema radicale o della portanza in cedimento del suolo.
Carie radicale
2.Gibbosità … cioè processo di compensazione della perdita di resistenza nella sezione del fusto, causata da lesioni o attacco degradante o cavità interna.
Carie o cavità interna al tronco
3. Nido di picchio, questo lo possiamo considerare come il ” male minore” ma sappiamo che questo simpatico uccello ama ricavare il proprio nido in fusti degradati o alberi ormai prossimi alla morte.
Alcune foto dell’abbattimento.